Dott.ssa Sivia Maffei
Specialista in Ostetricia e Ginecologia,
Ricercatrice presso Istituto Fisiologia Clinica del CNR Pisa,
Responsabile Endocrinologia Cardiovascolare Ginecologica
per la Fondazione CNR-Regione Toscana “ Gabriele Monasterio” per la ricerca medica e la sanità pubblica
Un tema molto controverso è rappresentato dalla Terapia Ormonale Sostitutiva in Postmenopausa.
Nel maggio 2007 si è tenuta la Conferenza Nazionale sulla Menopausa e terapia Ormonale Sostitutiva.
Si sono riuniti i più importanti ricercatori ginecologi italiani ed hanno prodotto un documento di consenso sulla terapia ormonale sostitutiva nella postmenopausa.
Vi riportiamo qui le conclusioni raggiunte e sulle quali c’è consenso unanime degli esperti.
La terapia ormonale sostitutiva e quella estrogenica sostitutiva (per coloro che non hanno l’utero) è indicata per il trattamento dei sintomi vasomotori (vampate di calore), per la secchezza vaginale e l’atrofia vaginale (bruciore e dolore ai rapporti, cistiti asettiche frequenti) e per la prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture ad essa correlate.
I vantaggi e/o benefici accertati della terapia ormonale sostitutiva e quella estrogenica sostitutiva sono:
– La prevenzione dell’atrofia (degli epiteli, delle mucose, della pelle, del connettivo e dei dischi intervertebrali)
– Benefici sul tono dell’umore, sulla riduzione della libido ( desiderio sessuale), sui disturbi del sonno.
– Riduzione del rischio di carcinoma del colon-retto.
– Miglioramento dei dolori muscolo-scheletrici
– Prevenzione e beneficio nella incontinenza da urgenza.
I benefici potenziali della terapia ormonale sostitutiva ed estrogenica sostitutiva sono:
– Il miglioramento di molti aspetti della sindrome metabolica , la riduzione del rischio di diabete.
– La riduzione del rischio di demenza di Alzheimer se la terapia ormonale viene iniziata subito al momento della menopausa.
– La riduzione della malattia coronarica se la terapia ormonale viene iniziata subito al momento della menopausa.
Le controindicazioni assolute alla terapia ormonale sostitutiva ed estrogenica sostitutiva sono:
– Le perdite di sangue dalla vagina, non diagnosticate.
– La storia di neoplasia mammaria o di neoplasia endometriale
– La trombosi venosa idiomatica in atto o recente.
– La patologia epatica in atto e cronica.
– La presenza di patologia coronarica
– La porfiria cutanea tarda
– Il rifiuto a fare la terapia da parte della donna correttamente informata.
Esistono inoltre altre condizioni particolari e indicazioni relative alla terapia ormonale sostitutiva ed estrogenica sostitutiva.
In caso di ipertrigliceridemia severa, viene preferita la via trans dermica (cerotti o gel) come pure nel caso in cui vi sia una storia di malattie tromboemboliche.
In presenza di una storia di calcolosi della colecisti o di epatopatia, è necessario valutare la funzionalità epatica e se necessario preferire la via di somministrazione transdermica della terapia ormonale.
In caso di fibromatosi uterina viene indicato come preferibile lo schema combinato continuo o il titolone come pure nel caso di pregressa endometriosi.
In caso di emicrania o cefalea è preferibile lo schema combinato continuo transdermico.